Nessun prodotto nel carrello.
Filtri attivi
Der Blauwal, Riserva 2015, Trento DOC
Un solo vigneto, un singolo millesimo e un unico vitigno. Il tempo è un bene prezioso: ci vogliono almeno 84 mesi di sosta sui lieviti per trasferire la complessa storia dell’annata, l’identità del vigneto e le caratteristiche della varietà nel vino. È un extra brut con un dosaggio di circa 3 g/l. L’avvolgenza del gusto e la struttura sono merito dalla qualità delle uve che provengono da vecchie pergole e dalla maturità del frutto. Per evitare che questa complessità venga in qualche modo diluita il rabbocco finale, che segue la sboccatura, è fatto con lo stesso vino di partenza.
Cuvée Extra Brut, 2017/2018, Vigneti delle Dolomiti IGT
Faedo in località Pianezzi a 500 m. s.l.m. con esposizione Sud-Ovest e località Palai a 700 m. s.l.m. con esposizione Sud; Cembra in località Valbona (valle laterale alla Val di Cembra) ad una quota di 450 m. s.l.m.
Primo, Riserva 2015, Morellino di Scansano DOCG
Prodotto quando, sostenuti dai fattori climatici favorevoli non controllabili e seguiti da una severa cernita, i soli grappoli perfetti raggiungono l’ottimale maturazione e vengono vendemmiati manualmente. La vinificazione è strettamente legata alla tradizione Scansanese a temperatura controllata con lunga macerazione che può arrivare fino a 21 giorni. Affinamento di 18 mesi in barriques ed almeno 8 mesi in bottiglia prima dell’emissione in commercio, risulta avere una longevità di oltre 15 anni.
San Leonardo, 2003, Vigneti delle Dolomiti IGT
Nasce da un sapiente assemblaggio del vino di tre uve, vinificate ed invecchiate separatamente. Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. Prima dell\'imbottigliamento viene effettuato il taglio e le esatte proporzioni vengono decise solamente dopo una severissima degustazione barrique per barrique.
Granato, Vigneti delle Dolomiti IGT
Vite e melograno hanno per provenienza origini comuni e si accompagnano spesso nel bacino del Mediterraneo. Il frutto del melograno possiede inoltre il fascino, la bellezza e l’intensità del frutto della vite. È a questo connubio ideale che si ispira il nome del “Granato”, Teroldego di particolare concentrazione e fittezza, che affonda le sue radici nelle pietre di tre vigneti del Campo Rotaliano